Un giro nelle aree verdi del campus
- sentieri segreti
- Feb 13, 2020
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Updated: Feb 14, 2020

L’Università degli studi di Salerno, precisamente il campus di Fisciano, non è solo un luogo dove giovani o vecchi studenti si recano per andare a seguire corsi, convegni o solo per andare a studiare e quindi fare il loro dovere, è anche un luogo dove si può apprezzare in toto la bellezza della natura.
Il Territorio del comune è situato in parte sul versante sud-occidentale del Pizzo San Michele (1.567 m s.l.m.), in parte sul rilievo del monte Monna e, nella parte bassa, nella Valle alluvionale del Solofrana. Ma non è sul territorio di Fisciano, luogo in cui risiede l’università, di cui vorrei parlarvi ma dell’università stessa che si presenta, nella sua conformazione, come un vero e proprio campus. Difatti in questo campus vi sono delle aree verdi che sii estendono, complessivamente, per circa 300.000 mq, delle quali circa 1/3 sono costituite da aree attrezzate con prati, siepi, essenze arboree ed impianti di irrigazione automatici, mentre circa i 2/3 sono costituite da aree incolte composte da essenze spontanee locali e prato spontaneo.

Nel cospicuo ed eterogeneo patrimonio a verde è possibile distinguere: • aree che assolvono ad una funzione meramente estetica; • aree che espletano anche una funzione ricreativa, in quanto destinate ad essere utilizzate come spazi per il tempo libero da parte degli utenti; • aree caratterizzate da una funzione didattica, in quanto, essendo di particolare pregio botanico, le specie ivi coltivate sono oggetto di attività di studio. Di particolare pregio botanico sono le specie coltivate nell'arboreto tematico di 14.000 mq del campus di Fisciano e nella serra presente al suo interno, entrambi di pertinenza del Consorzio Osservatorio dell'Appennino Meridionale. La serra, in particolare, è utilizzata come infrastruttura di ricerca e servizio per consentire: • al Consorzio lo svolgimento delle attività di sviluppo di progetti di ricerca nel campo delle colture di specie vegetali appenniniche; • a qualificati gruppi di ricerca dell'Ateneo lo svolgimento delle attività di osservazione e cura dei cicli biologici di specie vegetali; • alla Fondazione lo svolgimento delle attività di manutenzione, rinnovo, implementazione del verde e propagazione di specie.
Dopo avervi elencato e descritto tutta la bellezza e la ricchezza del campus per quanto riguarda la natura vorrei raccontarvi la mia personale esperienza con essa. Fin da piccola ho avuto una predilezione per la natura, per quanto non mi ci sia applicata più di tanto nel far crescere e curare le piante ma di tanto in tanto aiuto i miei, però ho sentito sempre dentro di me la voglia di stare in contatto con essa.

Quando nei primi anni dell’università scoprii queste aree ero estremamente felice e sono divenute col tempo il mio rifugio, la mia seconda casa. Se volevo studiare ed era bel tempo andavo lì, anche se volevo solo leggere oppure meditare o anche stare con gli amici. Era il luogo dove non solo si poteva ammirare tante specie diverse di alberi, fiori e tanto altro, ma era anche un luogo di estasi, di pace. Si resta ancora più meravigliati quando si passa attraverso di essi al cambiare delle stagioni, ad ogni stagione corrispondono dei colori. A me è sempre piaciuto camminare nei viali alberati in autunno e vedere la ricchezza e la lucentezza dei colori, stare lì con la testa all’insù e farsi carezzare da quegli ultimi raggi di sole. In Inverno tutto il campus si ricopre di bianco, neve che cade dal cielo e ricopre non solo le montagne lì intorno ma anche tutto il paesaggio all’interno del campus e che gioia per noi studenti poter vedere la neve, giocarci. D’estate, soprattutto dopo un fatidico esame, quale cosa migliore se non passeggiare e sedersi su una panchina per rinfrancarsi un po’, per farti dare un po’ di quell’energia persa dalla natura stessa. Mi sono sempre sentita a casa, ho sempre trovato conforto in quei paesaggi e anche tanto amore.
Questa sono io, se vedete una ragazza, zaino e spalla, che non si stanca di fare lunghe passeggiate nelle aree verdi del campus, allora quella sono io, sono quella ragazza che con gioia e fierezza vi parla di questo lato stupendo dell’università di Salerno.

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