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L'ADDAURA E LE SUE INSENATURE

Sentieri Segreti oggi calza le scarpette comode per raggiungere un luogo carico di energie ancestrali.


Ci troviamo alle pendici del Monte Pellegrino in Sicilia, in un costato situato nella zona Addaura del palermitano.

Secondo alcuni documenti storici il nome della zona Addaura, potrebbe risalire al periodo 1200, in cui si trova riferimento al territorio con il nome Daura, considerata per quell'epoca zona di caccia riservata alla Regia Curia.

Si pensa che il termine sia una storpiatura della parola Greca  "Laura" da "Daura"; una comunità di religiosi eremiti di ordine monacale.


Questa località, oltre che naturalistico è di importante interesse storico ed umanitario per la presenza delle famose grotte dell'Addaura.

Queste insenature e grotte sono state definite tra le più grandi ed uniche nel loro genere per il patrimonio archeologico che conservano: al suo interno si possono ammirare le famose incisioni rupestri paleolitiche italiane, raffiguranti figure stilizzate sia umane che animali.

Ma non solo! In queste cavità sono stati ritrovati strumenti da caccia e ossa che attestano la presenza dell'uomo a partire già del paleolitico.

Ma la grandezza di questo sito non finisce qui; É possibile ammirare sulla destra la vista mozzafiato della spiaggia di Mondello e frontalmente l’imponente e meraviglioso costato formato da massi color arancio che, rotolando giù dalla montagna, hanno trovato la loro posizione donando al luogo un tocco di maggior fascino.


Tuttavia c’è una nota amara e triste da dover riportare. In loco mi sono resa conto che non è possibile accedere all'interno delle grotte in quanto un grande cancello ne blocca l’ingresso per motivi di sicurezza (almeno così mi è stato riferito) ma cosa ancor più rammaricante è stato constatare che, sbirciando per bene verso l’interno, queste straordinarie incisioni sono in totale stato di abbandono, ricoperte da muffe e terra.

 

Seppur non sia stato possibile entrare, ho comunque esplorato l’esterno e, una particolarità del luogo evidente fin da quando sono arrivata, sono state le differenze costanti dei cambi di temperatura da un breve punto ad un altro.

Probabilmente l’accesso alle grotte è consentito solo ad esperti speleologi, difatti sono presenti piccole e strette cavità da cui è possibile percepire il flusso di aria che giunge da esse, un flusso di aria costante e gelata, tipica delle grotte profonde, dove con probabilità scorre ancora oggi all'interno dell'acqua.


Mi sono concessa anche attimi di assoluto relax, trovando il giusto silenzio per meditare accanto alle rocce. Una esperienza grandiosa!

Ho chiuso gli occhi ed totalmente connessa, ho percepito la nuda roccia, le cavità ed il profondo costato roccioso, inevitabilmente, mi sono catapultata dentro me stessa; sul cuore ed il ventre. Ho colto un'immediata sensazione di sicurezza e calma.

Le grotte sono propriamente il luogo del ritorno al ventre materno.

Riaprendo gli occhi ho sentito come di aver ritrovato la mia identità.

Successivamente proseguendo senza esitare, non ho potuto fare a meno di osservare cosa succedeva tutto intorno. Sorridendo e fiera sono ritornata ad esplorare la bellezza della natura che mi circondava…


Un ringraziamento speciale desidero dedicarlo al fotografo Lorenzo Prestigiacomo che con la sua anima e professionalità ha colto perfettamente la profondità e magia del luogo.


Qui sotto troverete i link dei suoi lavori fotografici e contatti


 
 
 

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