Gli aiutanti malvagi del natale
- sentieri segreti
- Jan 4, 2024
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Updated: Jan 5, 2024
Il lato oscuro che si cela dietro regali e fiocchetti
Il natale si sa, ha radici ben più antiche di ciò che pensiamo, e le sue usanze risalgono all’antico folklore pagano, dove creature mitiche rompono la barriera invisibile, per entrare nelle tradizioni che ancora oggi ricordiamo attraverso feste e rituali. C’è però da sottolineare, che molte figure sono state travisate e modificate nei secoli, un po’ per comodità del cristianesimo, un po’ per il calderone di culture e tradizione che i vari paesi, incontrandosi, hanno creato.
1. La versione svizzera di Babbo Natale ha un malvagio aiutante di nome Schmutzli.
Schmutzli è una figura poco conosciuta, usata forse dai genitori svizzeri per mettere in guardia i propri bimbi affinché non facciano i capricci. Egli porta con sé una scopa fatta di ramoscelli che usa per schiaffeggiare i bambini quando fanno i cattivi. Sembra una creatura terrificante ed oscura. "Schmutzli" è il suo nome tedesco, mentre i francofoni svizzeri lo chiamano "Pere Fouettard" che significa "Il padre fustigatore".
2. In Austria, Baviera e altri paesi alpini, abbiamo i Krampus
Questi esseri spaventosi possono essere indubbiamente delle figure antichissime esorcizzate poi dalle più recenti tradizioni; anche il Krampus ad esempio è uno spaventoso compagno di Babbo Natale che porta con sé un cestino da utilizzare per rapire i bambini cattivi. La sua figura è talmente antica che in suo onore si festeggia il Krampusnacht, che viene celebrata con il Krampuslauf, descritto da Wikipedia come "una corsa di celebranti vestiti da bestia, spesso alimentati dall’alcol" (che riscalda pure!)
3. In Italia, una vecchina di nome Befana porta i dolci e regali ai bambini.
Anche la storia della Befana è antica e molto sentita da noi in Italia. Le sue radici sono ovviamente pre-cristiane e la befana che vediamo noi, con abiti logori ed invecchiata, altro non è che il vecchio anno che se ne va...ma la sua essenza rivive nelle antiche dee della fertilità che in tempi pagani volavano nei cieli per assicurare abbondanza per il nuovo anno.
Nota: se aspetti la Befana, lasciale vino invece di latte e biscotti, lei si che se ne intende. La Russia ha la propria versione della Befana italiana, chiamata Babushka.Tuttavia, la Russia ha anche versione più snella, a volte con vesti azzurre (simile a San Nicola) di Babbo Natale, chiamata Ded Moroz. Viaggia su una slitta trainata da cavalli invece di fare affidamento a renne volanti ed è accompagnato dalla sua bellissima nipote, Snegurochka, che lo aiuta a distribuire i regali.
4. L'Islanda ha 13 Babbo Natale, conosciuti come "Yule Lads".
L’Islanda si sa, un po’ come l’Irlanda, è terra di elfi e folletti. Gli Yule Lands sono dei simpatici troll allegramente dispettosi che secondo la leggenda arrivano uno ad uno per i 13 giorni che precedono il Natale; I bambini islandesi lasciano le loro scarpe migliori sul davanzale della finestra così gli Yule Lads possono riempirle di piccoli regali. Questa tradizione assomiglia un po’ alla dilagante usanza dell’elf on the shelf; il pupazzetto d’elfo che durante i 24 giorni che precedono il natale, fa scherzetti ogni notte ai bimbi che dormono tranquilli (ed i genitori si divertono alle loro spalle).
5. Nei Paesi Bassi, Babbo Natale è raffigurato con il suo controverso servitore, "Black Pete". Perché controverso? Perché nonostante il personaggio di Black Pete faccia parte delle antiche tradizioni olandesi, ha ultimamente subito la denuncia del politically correct. In sostanza ci si tinge la faccia di nero per rappresentare il personaggio, che aiuta Babbo Natale a distribuire regali ai bambini ben educati. Alcuni sostengono comunque che la tradizione è profondamente radicata nella cultura olandese, senza alcuna offesa.
Ispirazione: Buzzfeed
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