Compsa: tra ricordi e antichità
- sentieri segreti
- Feb 26, 2021
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COMPSA, sembrerebbe che da questo nome derivi Conza e che il parco archeologico sorge esattamente dove prima sorgeva Conza vecchia.
Il terremoto degli anni '80 ha colpito duramente l'Irpinia, sia per la distruzione di alcuni paesini e città sia negli animi della gente che ha perso molto, che ha perso tutto.
Ma non è tutto finito, non è tutto perduto.
Dalle rovine del vecchio borgo è stato trovato un vero e proprio tesoro, una scoperta che ci riporta indietro nel tempo, al tempo dei romani e a seguire nel Medioevo.
A far da ingresso al parco, e a quello che ne rimane delle rovine della vecchia Conza, vi è una colonna con la croce e che reca uno stemma del comune: un’aquila turrita che poggia sui colli di Conza, Ronza e Monte Travaglioso.
Sulla sinistra, dove è stato identificato un vecchio impianto termale, si trova un fontanile ottocentesco ricavato da un sarcofago del IV secolo d.C.
All’interno del parco archeologico si possono trovare resti sia di origine romana che medievale, nell’area verde è possibile vedere il tracciato dei muri dell'antico castello, corrispondente a una grande struttura rettangolare con abside.
È presente anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, costruita nel 1344, ma frutto di più ricostruzioni a causa di terremoti.
Quello che ne rimane, dall'ultimo terremoto, è l'ultima ricostruzione del 1736.

A stare lì è un misto di emozioni che si fa strada dentro di te: da un lato meraviglia per quel che concerne l'importanza artistica della cattedrale, dall'altra profonda riverenza e sconcerto per tutte quelle persone che non ci sono più e che l'unica cosa che volevano in cuor suo è passare una bella giornata con la propria famiglia in quel luogo di devozione dove potevano sentirsi al sicuro e a casa.
Salendo più in alto, alla delimitazione del parco, ci troveremo davanti ad un paesaggio mozzafiato dove si scorge l’intero panorama in cui è possibile vedere anche il lago di Conza.

Un misto di antichità, ricordi e natura che si concentra in un solo luogo.
Antichità poiché molto è sorto grazie agli interventi archeologici.
Ricordi per quello che c’è stato e anche per tutte le vittime che restano semplicemente nei cuori dei più cari ma anche di chi non li ha mai conosciuti.
Natura perché c’è da ricordare quanto l’alta Irpinia sia circondata dall’immensa ricchezza di vegetazione, fiumi, laghi, parchi naturali e quanto si possa andar al cuore della biodiversità.
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