COME APPROCCIARSI A UN LUOGO DI POTERE
- sentieri segreti
- Apr 5, 2019
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Lo scopo del nostro blog è farvi scoprire i magnifici luoghi d’Italia (ma non solo) ricchi di storia, di magia, di energie antiche e di saggezze nascoste… luoghi famosi o piccoli angoli dimenticati, ma tutti con qualcosa in comune: fermandosi e facendo silenzio si può percepire in tutto il corpo e fin dentro l’anima la forte energia che si respira attorno.
Ma come ci si può approcciare a questi luoghi? Come permettere alle energie del posto di parlarci senza sopraffarci? Come schermarsi per evitare che l’energia sia per noi troppa da gestire? Come offrire il nostro rispetto per il suolo su cui camminiamo? In questo articolo andremo a scoprire come goderci al meglio un luogo di potere!
PREPARARSI
Quando scegliamo di visitare un luogo di potere la prima cosa da fare è prepararsi informandosi sul luogo. Potremmo fare ricerche sul web per scoprirne la storia, potremmo comprare dei libri locali sempre ricchi di storie e particolari interessanti che solo chi è del posto conosce, potremmo affidarci a una guida… Conoscere, almeno a grandi linee, il luogo che andremo a visitare ci permette di essere preparati, almeno un po’, alle energie che vi incontreremo. Se per esempio vogliamo visitare una galleria in cui scopriamo esserci stati a lungo dei prigionieri di guerra, sappiamo che potremmo sentirci appesantiti, tristi, impauriti. Ci approcceremo al luogo con rispetto per la sofferenza di chi ci è passato. O ancora se visitiamo una villa dove si dice esserci il fantasma della duchessa che lì abitava, sappiamo che potremmo aspettarci scherzetti, incontri o altro che riveli la sua presenza e magari il nostri sensi si fanno più attenti alla ricerca di lei. Conoscere dunque il luogo che andiamo a visitare ci permette di essere preparati, attenti, predisposti.

PROTEGGERSI
Quando visitiamo luoghi di potere le energie possono essere tanti, forti, e disordinate. Potremmo non essere preparati alle forti emozioni scatenate e potemmo incontrare spiriti antichi non sempre tranquilli. Per questo è sempre utile schermarsi e proteggersi prima di visitare un qualsiasi luogo di potere. Possiamo farlo in tanti modi diversi, a seconda delle nostre abitudini: possiamo tenere appesa al collo una pietra nera, come la tormalina o l’ossidiana, possiamo tenere con noi un sacchetto con erbe di casa come alloro, salvia e rosmarino. Possiamo creare attorno al nostro corpo una sorta di bolla, uno scudo energetico che ci permette di camminare serenamente nel luogo in cui siamo. Possiamo recitare una formula che crei un incanto di protezione attorno a noi.
Personalmente trovo molto semplice e bellissimo creare una bolla attorno a me. Chiudo gli occhi e con il dito indice puntato traccio un cerchio attorno a me. Visualizzo una luce blu luminosa che dal cerchio si diffonde creando una sfera tutta intorno a me. Quando sento la sfera sufficientemente forte apro gli occhi e so di essere al sicuro.
CHIEDERE PERMESSO
Quando visitiamo un luogo di potere inevitabilmente veniamo in contatto con le energie di tutte le persone che lo hanno reso tale. Prima di correre a guardare, sbirciare e scoprire il luogo fermiamoci a chiedere permesso. Prendiamoci un attimo di silenzio, chiudiamo gli occhi e respiriamo. Possiamo chinarci a terra per appoggiare i palmi delle nostre mani al suolo. Chiediamo alle energie del luogo di consentirci di visitarlo. Esprimiamo le nostre intenzioni, informiamo le energie del perché siamo lì. Sorridiamo e solo dopo questo gesto proseguiamo nel nostro viaggio.
FARE SILENZIO
Una delle cose meno rispettate, nei luoghi di potere, è il silenzio. Siamo troppo abituati a riempire le nostre giornate di parole, musiche, rumori di sottofondo. E così capita che anche in un luogo di potere, sia dentro un edificio o in ampi spazi nel verde, il vociare, le urla, i commenti si facciano così intensi da impedirci di ascoltare davvero quello che sentiamo dentro. Non potendo silenziare chi ci sta intorno iniziamo a fare silenzio noi per primi. Rallentiamo i pensieri, prendiamoci del tempo senza fretta per godere del luogo in cui siamo. Osserviamo attentamente attorno a noi, guardiamo con gli occhi, tocchiamo con le mani, esploriamo ogni angolo. E facciamolo senza fretta, senza commenti, solo lasciando che il luogo si presenti a noi.

SEGUIRE L’ISTINTO
Quando visitiamo un luogo di potere lasciamo che sia l’istinto a guidarci. Annusiamo l’aria, chiudiamo gli occhi e lasciamo che siano i piedi a condurci. Fidiamoci di quella forza quasi magnetica che ci tira da una parte e dall’altra. Ampliamo lo sguardo, cerchiamo dettagli che nessuno nota. Che cosa ci dice il nostro animo di quel luogo? Potremmo scoprirci in sintonia con le storie e le informazioni che abbiamo trovato, ma potrebbe anche raccontarci altro. Ascoltiamolo e fidiamoci. Possiamo prendere nota su di un taccuino di tutte le sensazioni che proviamo, di eventuali visioni, percezioni, suoni…
RADICARSI E MEDITARE
Una delle cose più belle, quando si arriva in un luogo di potere, è viverlo attraverso la meditazione. In questo modo lasciamo i sensi aperti all’ascolto di quello che ci circonda e, grazie alla fantasia, possiamo visualizzare ciò che è stato nel passato. Prima di meditare trovo che sia molto utile radicarsi, per stabilire una connessione con il posto in cui siamo e per ancorarci alla forza e alla sicurezza di Madre Terra.
Troviamo un posticino tranquillo, sediamoci a gambe incrociate e chiudiamo gli occhi. Lasciamo il respiro libero mentre liberiamo la mente dai pensieri. Appoggiamo i palmi delle mani a terra mentre chiediamo a Madre Terra di sostenerci in questo viaggio. Sentiamo le parti del corpo che toccano il suolo e respiriamo. Raddrizziamo la schiena e lasciamo liberi i pensieri. Che immagini ci appaiono davanti agli occhi? Che cosa proviamo dentro di noi? Cosa sentiamo tutto intorno? Prendiamoci tutto il tempo che ci occorre, senza fretta. Diamo il tempo alle energie del posto di mostrarsi. Rimaniamo in ascolto, attenti ma rilassati. Se ne sentiamo il bisogno rinforziamo la bolla di protezione attorno a noi. Quando ci sentiamo pronti apriamo gli occhi e osserviamoci attorno. Riusciamo a vedere la ricchezza del passato del luogo in cui siamo?
Alla fine della meditazione ringraziamo le energie.
LEGARSI A UN LUOGO
A volte capita che certi luoghi di potere ci rapiscano il cuore. forse hanno fatto parte delle nostre vite passate, forse rappresentano qualcosa di importante per noi o forse ne siamo solo immensamente affascinati e il desiderio è quello di poter tornare in questo posto, per sentirsi ancora a casa. In questi casi possiamo effettuare un piccolo rituale di legamento al luogo. Questo rituale non ci vincola ingabbiandoci dove siamo, ma lascia una traccia della nostra anima di modo che sapremo riconoscerla quando ci passeremo accanto e le energie del posto ci riconosceranno.
Radichiamoci al suolo, ascoltiamo le energie che ci circondano: perché sentiamo questo luogo speciale per noi? Imprimiamo nel suolo che ci sostiene le nostre sensazioni e poi recitiamo questa formula, mentre siamo in ginocchio a terra, con i palmi delle mani ben aperti e appoggiati al suolo:
“Mi lego a questa terra, al suolo e alle sue pietre, ai suoi fiumi e alle sue sorgenti, a tutte le cose che crescono, a tute quelle che camminano, a tutte quelle che volano o nuotano, alla gente di questa terra.”
Possiamo ovviamente personalizzare la formula secondo il nostro sentire. Lasciamo poi in dono qualcosa di nostro. Un capello, un bracciale, qualsiasi cosa che ci appartenga. Concludiamo il rituale con un respiro profondo.

LASCIARE DELLE OFFERTE
Trovo che sia molto bello lasciare qualcosa al luogo che visitiamo come dono per le energie che ci ha donato. Possiamo versare dell’acqua o altre bevande, lasciare delle briciole o un piccolo dono, come una pietra. O ancora possiamo rivolgere un pensiero di gratitudine e amore. Qualsiasi luogo di potere sia, qualsiasi sensazione vi abbia trasmesso (quindi anche in caso di percezioni negative), lasciate il luogo col sorriso, augurando ogni bene.
Cara Barbara il tuo sentire è proprio quello che rappresenta
Ho compiuto questo rituale, quasi venti ormai, recandomi sul Monte Pellegrino, dove tante volte ero stata, il giorno del mio matrimonio e lasciando il mio mazzo di sposa. Da allora, adesso che sono lontana, ogni volta che torno nella mia terra, sento l'energia del Monte che mi chiama e mi reco, a volte anche a piedi, a raccontare di me a lui e a tutte le donne che la Santuzza rappresenta